Skip to main content
Category

Taccuini

Semina Storie: Storie (su) di una panchina

Semina storie: Storie (su) di una panchina.

Le panchine per me profumano d’infanzia, di quando piccola andavo alla domenica mattina ai giardinetti del quartiere dove abitavo, a Napoli.

Le ricordo tutte verdi, di ferro, rigorosamente arrugginite sui bordi delle sedute e quasi sempre con qualche cartoccio abbandonato tutto unto di fritto!

Ma spesso negli anni sono state il mio posto dove mi godevo il tempo per guardare i gabbiani, dove aspettavo l’amica che non arrivava, il volto innamorato. A volte mi ritrovavo impaziente nella stazione di un piccolo paese, tanto piccola da non avere neanche un bar per un caffè al volo, ed il treno che faceva ritardo.

Altre volte, numerose volte, me ne stavo su quelle umide e odorose di salsedine dalle quali mi piaceva contemplare il sole che sorgeva, mentre aspettavo l’aliscafo per andare al lavoro.

Oggi, nelle mie passeggiate, quando ne vedo una, resto ancora affascinata da quella figura che mi appare solitaria, un po’ dimenticata! Come avvolta da un tempo sospeso.

Mi chiedo dove siano finiti i racconti passati di qui. E se qualche traccia d’emozione sia rimasta qui in mezzo!

E tu ricordi di una panchina nella tua vita? Quale storia e quale tempo?

Se vuoi raccontare la tua storia, prova con questo piccolo suggerimento e con i tuoi ricordi comincia a scrivere: “Sulla panchina mi sono seduto …”

Crea uno spazio di silenzio intorno a te, prendi tempo e donagli il tuo tempo!

Buona scrittura!

Semina storie. Storie nel palmo di una mano, (cattura il tempo!).

Storie nel palmo di una mano, (cattura il tempo!)

Molti anni fa c’erano le vecchie Polaroid istantanee. Io ne possedevo una, regalo dei miei genitori per le vacanze al mare!
Bastava un semplice click, scattavo e dopo pochi istanti vedevo sulla carta l’immagine catturata. Sembrava di poter fermare il tempo!
Quel tipo di scatto imprimeva con un piccolissimo gesto una luce a quell’attimo che diventava così per sempre eterno, sospeso! Ricordo la magia dell’attesa verso quel “quadrato nero” sul quale vedevo formarsi da un’apparente nulla l’immagine sotto i miei occhi.
Scrivere sembra muovere la stessa azione, il gesto con una penna si trasforma in segno che “cattura”, a volte timido, a volte spedito.
Occorre, però, fare un’altra cosa prima di prendere la penna. Un piccolo atto di volontà, dedicarsi una sosta tutta per sé dove prepararsi a sorprendersiE l’istante in cui ci fermiamo ci richiama a “quel tempo”.

 

Prova a fermarti e sperimenta nuovi passi d’inchiostro, andando nei tuoi ricordi più lontani. Comincia da quelli piccoli, piccoli, che starebbero nel palmo di una mano. Sei pronto?
Quali parole per il tuo tempo?   
Ecco un esercizio che potrebbe ispirarti. Scrivi a bruciapelo, le prime scene che ti vengono in mente, “catturale” mano a mano che arrivano, solo qualche segno, pochi indizi. In questo momento non fare nessuna operazione di scarto, limitati a raccogliere ogni cosa con la tua penna.
Datti un tempo, uno spazio, pochi minuti sono già sufficienti per imprimere sul quaderno i tuoi istanti. Poi scegli una scena e raccontala scrivendo, “Mi ricordo di quel tempo …”.

 

Buona scrittura!

Semina Storie: STORIE nelle tasche o STORIE di tasche?

STORIE nelle tasche o STORIE di tasche?

 

Alla ricerca di quei “luoghi” insoliti, spesso molto vicini ai nostri occhi, posti per la storia della nostra vita.

 

Le tasche, per esempio, sembrano un angolo molto ambito dagli oggetti più strani ed inconsueti. Non solo quelli di scarto, come le carte di cioccolatini, o fazzolettini di carta, i cui frammenti appaiono attraverso l’oblò della lavatrice (penso a tutte quelle volte nella mia!). Ma anche come meta di piccole cose che restano a volte imbrigliate in attesa di essere riposte da qualche parte più sicura, perché non vadano perse.

Forse è qui che si nascondono storie sospese?

O forse storie “in pausa”?

 

Hai mai provato a guardare nelle tasche? Potresti cominciare proprio adesso.

Allora sei pronto per accomodarti al tavolo a scrivere della tua storia, magari con una buona dose di meraviglia e un pizzico di ironia per compagnia?

P.S. E se invece fossero le tasche a raccontare? E non quello che c’è dentro?

Buona scrittura.

 

 

 

Semina Storie: Storie di piedi

Storie di piedi

 

Ogni giorno ascoltiamo storie, le raccontiamo, le leggiamo, le guardiamo accadere…

Le storie sono intorno a noi, anche nei luoghi più nascosti e imprevedibili. Storie lontane, di un tempo che non c’è, storie fatte di ricordi di quando da piccoli, o di quando quella volta …

Hai mai pensato che i PIEDI potrebbero avere una storia? Sì, proprio i piedi!

Cosa racconterebbero i TUOI?

Forse di quelle scarpe coloratissime e fantasiose che ti piacevano tanto? O di quelle che magari ti andavano un po’ strette?

E di come cammini … ?  Chissà ancora quali altre storie!!

Allora sei pronto per una nuova avventura? … Raccogliti nel silenzio della tua stanza, e accogli i ricordi. La penna è lì pronta per dare inizio con te alla tua scrittura,

STORIA DEI MIEI PIEDI

Semina storie

Semina storie

Da piccola immaginavo che di notte mentre dormivo, le cose e gli oggetti in casa si animassero, parlassero tra loro, iniziassero a vivere la loro storia.

Nel mio amore per la scrittura già da allora, non ho mai provato a scrivere di questo. Ora che lo ricordo, penso a tutte le storie mai nate.

Prova ad immaginare una storia come una casa vagante nell’attesa di essere abitata. Se non la scrivi non esiste, se non le dai respiro con l’inchiostro non riesce a vivere.

Nelle storie i frammenti della tua vita, del tuo vivere ogni giorno, di un’emozione che passa e di qualcuna che resta. Di un volto vicino, di un altro lontano.

Quando apri le porte alla tua storia, attraversi corridoi, passaggi verso la costruzione di un nuovo tempo. Giungi a quel sacro spazio che è il Cuore della tua Casa.

Vuoi provare con me a scrivere di piccole storie?

Ho creato un angolo “virtuale”, “Taccuini”, dove ogni settimana potrai trovare piccoli semi da raccogliere e raccontare. Scegli il posto che più ti piace e mettiti comodo, in compagnia di una penna e un quaderno e chissà con quali parole!!

Crea il tuo luogo di silenzio, spegni il cellulare e prenditi un tempo tutto per te.

Ci stai?

Cominciamo, le STORIE MAI NATE sono i primi semi.

Ti voglio dare una spintarella …

Spalanca gli occhi, guardati intorno e ACCORGITI!

Vedi forse la tua storia?

Buona scrittura.