Storie d’attimi
Le storie si svolgono in un Tempo che non ci è dato di conoscere nella fine, ma possiamo dare Valore a quello che ci sta in mezzo. Fosse anche ad un solo Attimo.
Un minuto, poco più e in un lampo la vita non è più la stessa. Emozioni, percezioni, parole che hai sentito o che hai pronunciato, incontri fatali: qualcosa è cambiato.
Un solo istante ti può togliere il respiro. Apnea e poi di colpo risali verso quella che credi la superficie, che ti sembra di conoscere così bene!
Ma non la trovi più …
Ci sono momenti che non si dimenticano, neanche a volerlo su due piedi. E ritornano e se ne stanno buoni, buoni ad aspettare di avere un piccolo gesto di ri-guardo, forse un respiro solo più lungo.
Ti ricordi, ad esempio, quando hai visto per la prima volta un tramonto?
O hai imparato a nuotare? O quella volta che sei arrossito davanti a tutti?
Ti è capitato che la tua vita sia mutata totalmente in un attimo? Che in quegli istanti si sia ribaltata ogni cosa che fino a poco prima vedevi sicura, certa?
Cosa ne è stato dopo?
A volte anche le belle notizie, quando arrivano possono stravolgere, sembrano spostare ogni punto di riferimento consolidato. In un battibaleno ti ritrovi a dover rivedere punti di vista, atteggiamenti.
Ricordo quando ho saputo di aver ricevuto il tanto atteso trasferimento di lavoro come insegnante, dalla mia città, Napoli, alla provincia di Milano. Ricordo ancora la palpitazione, l’emozione di avercela fatta! Ma quello era solo l’inizio, dopo sarebbe arrivato il bello…
Se vuoi provare a rintracciare le storie custodite negli attimi della tua vita, oggi ti propongo un esercizio in più step.
Procurati un foglio abbastanza grande, o se preferisci la pagina di un quadernone. Disponila come vuoi, e poi scrivi liberamente di quei momenti.
Puoi connotarli, riportando, per esempio, dove, quando, nomi di persone, anche di oggetti, se vuoi. Immagina che stai creando una sorta di mappatura personale che puoi consultare, arricchire, integrare ogni volta che lo riterrai utile.
Solo quando hai terminato la tua mappa, per qualche minuto in silenzio la osservi e lasciandoti richiamare da una delle tracce scritte, cominci a raccontare la storia di quel momento.
settembre 1998. Dopo avere percorso 157 chilometri nelle campagne della Galizia insieme con un gruppo chiassoso e allegro – a tratti silenzioso per le camminate in meditazione proposte da Arrigo – siamo giunti alla basilica di Santiago di Compostela. Immensa, bellissima, agognata. Entro in chiesa e una gioia immensa spalanca il mio cuore, dicono che la felicità avvolge i pellegrini quando percorrono le navate, è vero sento la luce percorrere ogni mia cellula, alzo gli occhi e incrocio quelli di Federico. Perfezione di un attimo!