Storie nel palmo di una mano, (cattura il tempo!)
Molti anni fa c’erano le vecchie Polaroid istantanee. Io ne possedevo una, regalo dei miei genitori per le vacanze al mare!
Bastava un semplice click, scattavo e dopo pochi istanti vedevo sulla carta l’immagine catturata. Sembrava di poter fermare il tempo!
Quel tipo di scatto imprimeva con un piccolissimo gesto una luce a quell’attimo che diventava così per sempre eterno, sospeso! Ricordo la magia dell’attesa verso quel “quadrato nero” sul quale vedevo formarsi da un’apparente nulla l’immagine sotto i miei occhi.
Scrivere sembra muovere la stessa azione, il gesto con una penna si trasforma in segno che “cattura”, a volte timido, a volte spedito.
Occorre, però, fare un’altra cosa prima di prendere la penna. Un piccolo atto di volontà, dedicarsi una sosta tutta per sé dove prepararsi a sorprendersi. E l’istante in cui ci fermiamo ci richiama a “quel tempo”.
Prova a fermarti e sperimenta nuovi passi d’inchiostro, andando nei tuoi ricordi più lontani. Comincia da quelli piccoli, piccoli, che starebbero nel palmo di una mano. Sei pronto?
Quali parole per il tuo tempo?
Ecco un esercizio che potrebbe ispirarti. Scrivi a bruciapelo, le prime scene che ti vengono in mente, “catturale” mano a mano che arrivano, solo qualche segno, pochi indizi. In questo momento non fare nessuna operazione di scarto, limitati a raccogliere ogni cosa con la tua penna.
Datti un tempo, uno spazio, pochi minuti sono già sufficienti per imprimere sul quaderno i tuoi istanti. Poi scegli una scena e raccontala scrivendo, “Mi ricordo di quel tempo …”.